Lo scansiogramma è un'immagine fotografica che si ottiene tramite l'impiego di un dispositivo digitale, mediante una tecnica off-camera, ovvero senza l'impiego di una macchina fotografica. Inoltre, tale tecnica serve per comprendere il principio fisico (fotoelettricità del sensore) e i componenti elettronici che sono alla base della fotografia digitale.
Per realizzare un'immagine fotografica, abbiamo messo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo sul piano di vetro dello scanner per poi avviarlo in un secondo momento. In questo modo, il gruppo lampada/specchio si muove lungo il piano di vetro dello scanner emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili del sensore CCD creando, all'interno di ognuna di esse, una carica elettrica dovuta alla reazione del silicio che a contatto con la luce trasforma i fotoni in elettroni. Questo accumulo di energia viene conservata dagli elettroni ed è proporzionale all'intensità della luce che la colpisce. In seguito, il convertitore A/D raccoglie i dati provenienti dal sensore come un flusso di segnali elettrici e li converte in dati numerici, cosicché il processore possa leggerli e convertirli immediatamente in pixel (elementi di immagine, ognuno dotato del colore dell'oggetto scansionato). In fine, il compito della memoria è quello di memorizzare il file di immagine, così da poterlo visualizzare mediante software dedicato, su un qualsiasi mezzo informatico. Il risultato è un'immagine a colori, virtuale, non fisica, corrispondente alla forma degli oggetti collocati sul piano di vetro dello scanner.
Il mio scansiogramma:
"Winter" |